Aphelandra (Aphelandra squamosa acanthaceae) come pianta d'arredo
La Aphelandra (Aphelandra squamosa acanthaceae) proviene dal Brasile, le foglie sono sempreverdi con venature bianche, i fiori gialli o arancioni escono fuori dalla pianta a forma di spiga per 9-10 cm. Ve ne sono di due tipi: la Leopoldii e la Louisae.
Nel periodo primavera-estate esige concimazioni settimanali con prodotti liquidi.
La terra adatta è la torba con un po’ di sabbia. Viene rinvasata secondo le esigenze della pianta in tutti i periodi escluso l’inverno. Non lasciare mai ristagni d’acqua dopo l’annaffiatura può provocare funghi, quindi si può mettere del ghiaino nel sottovaso.
Per la riproduzione si possono ricavare delle talee dall’alto della pianta che poi vanno interrate in un misto di sabbia e torba in un luogo a 24 °C, questo lavoro viene fatto nella tarda primavera. E’ una coltura abbastanza facile, vuole una luce diffusa e una temperatura che varia dai 16-20 °C e un’umidità molto alta.
Non vuole la luce del sole diretta ma abbondante. Si deve annaffiare sovente, se c’è poca umidità le foglie in basso cadono.
Le foglie si possono pulire con spruzzatore o un lucidante; tollera il fumo della sigaretta. Se sotto le foglie si vedono macchia bianche è stata attaccata dalle cocciniglie; se sono deformate è stata invasa dagli afidi; se le foglie cadono il clima è troppo secco e basta bagnare la terra.