L'argenteria nella casa

Quando si devono scegliere i regali di nozze per prima cosa si pensa all’ argenteria.

Sarebbe meglio la lista nozze onde evitare i doppioni, ma comunque resta il fatto che l’argento per arredare casa è sempre piacevole.
Ad esempio, con la lista nozza, gli sposi ad esempio, scelgono il vassoio che costa molto e gli amici spendono la quota che possono permettersi. Nel biglietto che accompagna il regalo ci saranno scritti i nomi degli invitati che l’hanno acquistato.
Scegliere uno stile di argetneria, senza sapere in quale casa starà bene non è facile, ecco perchè, prima di regalare/acquistare argenteri, è sempre bene informarsi.

Per scegliere lo stile di argenteria adatto, basta seguire delle regole; se l’ arredamento è uno stile definito anche l’argenteria deve corrispondere, se invece ci sono più stili basta intonare gli argenti.

Un arredo con l' argenteria comprende pezzi uniformi ma non nella tonalità. Esempio: sulla tavola i pezzi saranno fatti dello stesso stile ma non uguali a quelli da tè, caffè e il bar. Lo stesso vale per i pezzi singoli come centritavola, zuppiere, lattiere, candelabri.

Un buon accostamento deve esserci tra l’argenteria con le porcellane e i cristalli, la migliore è l’argenteria liscia come lo stile Inglese, stile Impero, e stile Ottocento che si addicono bene con vasellame e tovaglie.

Il corredo per la casa in argento, può avere sia solo sei cucchiaini da caffè, ma anche molti oggetti. Naturalmente conviene acquistare partendo sempre dai pezzi più utili fino ad arrivare ad avere un servizio completo.

La lega usata per l’argenteria è di argento a 800 millesimi cioè 800 parti di argento e 200 di metallo ottone o rame, questo ultimo dà resistenza e lucentezza; per alcuni lavori particolari si usa l’argento a 925 millesimi e gli oggetti devono riportare il punzone con il titolo del metallo. Il marchio “Arg. 1000” significa che il metallo non è argento.

Per prima cosa, quando si sceglie l'argenteria, si comprano le posate da tavola, da frutta, da tè, da caffè; i mestoli da legumi, da insalata, la pala per la torta, i dolci con lato tagliante; esse non devono essere leggere: il peso-base va da 800 a 1000 grammi per dodici cucchiai da tavola, il peso poi oscilla secondo il tipo di lavorazione.

Le posate da frutta sono gradite quelle dorate con il manico smaltato o di porcellana, perché danno un tono di allegria alla tavola, anche se dovrebbero essere usate solo in famiglia quando non ci sono ospiti.

Per presentare le pietanze occorrono anche dei vassoi rotondi o ovali con un ripiano di cristallo per non rigare il metallo; del completo fa parte pure l’ oliera, poi ci sono i servizi da tè, caffè, i piattini e l’antipastiera.

La teiera, lattiera, zuccheriera in argento possono essere sia moderne che antiche, ma devono essere tutti dello stesso stile. Se non si trovano, bisogna fare attenzione agli abbinamenti. Anche per le posate per il caffè è lo stesso discorso. In genere si trovano argenti sia da tè che da caffè insieme con il vassoio dove posarli, che può funzionare anche da esposizione su un mobile del soggiorno.

I piattini argentati di dieci centimetri di diametro sono utili come sottobicchieri, quelli da sedici centimetri per le tazzine e per offrire dei pasticcini, infine quelli da venti centimetri per la frutta, il tè, la torta e volendo dolcetti e salatini. I piattini devono essere dello stesso stile.

Con la frutta si servono anche le coppette lavadita, ma con una vaschetta di cristallo dentro si possono usare per la macedonia; il vassoio rettangolare si usa come antipastiera, ma con un cristallo liscio o una tavoletta diventa un vassoio per il formaggio. Da solo è un vassoio per tazzine da caffè.

I piattini del bar da dieci o tredici centimetri si usano come sottobicchieri. Nel bar servono anche le molle, lo shaker e il secchiello.

Si possono successivamente aggiungere le posate del pesce, le legumiere, le zuppiere, le salsiere, i candelabri, le coppe e i piatti segna posto rotondi o quadrati.

Pulire e conservare l'argenteria

Per mantenere lucida l’argenteria, gli oggetti vanno usati spesso così non devono essere lucidati. Infatti basta l’acqua calda saponata per pulirli. L' argenteria va asciugata bene con una pezza asciutta.

Gli oggetti che non si lavano si puliscono con prodotti specifici come il Tarni-shield. Si trovano anche pezze già intrise di preparato.

Le cornici bucate vanno pulite con attenzione, comunque si può usare il bicarbonato sfregandolo con una pezza asciutta o con le dita.

Gli argenti posti in vista devono essere sempre lucidi e se qualche pezzo non si riesce a tenerlo brillante è meglio tenerlo nel cassetto o negli armadi.

Per conservare tutta l’argenteria servirebbe una credenza antica e ripiani con ante in cristallo e sotto con cassetti e sportelli; vanno bene anche un armadio a muro tappezzato dentro di velluto con scaffali foderati.

Le posate si possono tenere nelle custodie di tessuto che si arrotolano ma se sono tonde è meglio una cassettiera, i piattini anche in custodia a portadischi.

Nelle zone umide si può mettere insieme all’argenteria, delle sostanze igroscopiche che assorbono l’umidità.

Gli oggetti in argento si possono restaurare, basta rivolgersi ad un artigiano esperto.

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