Piante acquatiche in giardino

Le piante acquatiche, oltre a dare una bellezza estetica alle fontane, vasche d'acqua, laghetti e stagni nel giardino, servono per la depurazione delle acque. Precisamente, attraverso le radici riescono a mantenere l'equilibrio biologico acquatico.

Le piante acquatiche infatti, producono ossigeno, rendono la temperatura dell'acqua stabile e assorbono anidride carbonica.

In base alla loro funzione si possono dividere in diverse tipologie:

  • piante acquatiche di margine,
  • piante acquatiche galleggianti,
  • piante acquatiche palustri;
  • piante acquatiche ossigenanti.

Come sistemare le piante acquatiche

Intorno allo specchio d'acqua si possono sistemare delle piante emergenti che vanno messe a dimora a circa 30 cm di profondità, mentre le piante galleggianti tendono a formare un bordo parzialmente immerso nell'acqua.

Il giglio palustre, l'equiseto e la romice devono essere invece collocate nelle zone più alte dove il suolo presenta una costante umidità.

Le ninfee sono considerate il polmone del laghetto in quanto lo ossigeno; ne esistono di varie qualità, devono essere impiantate a circa 30 cm di profondità per le specie piccole, mentre per quelle grandi si deve scendere a circa 40 cm di profondità.

Le piante galleggianti tipo di Giacinto d'acqua hanno delle radici che assorbono i sali minerali evitando così che l'acqua si intorbidi, ma bisogna tenere sotto controllo il loro sviluppo in quanto tendono a diventare infestanti.

Per concludere: ricordatevi che le piante acquatiche non devono superare il 70% della superficie dell'acqua.

Le piante acquatiche possono essere messe anche all' interno della casa per arredare.