Domande da porsi prima di chiedere un mutuo

Per un mutuo adatto vengono proposte delle indicazioni impiegate per un tasso fisso e per un mutuo variabile.

E’ opportuno mettere a paragone i mutui con la stessa durata, dai 10 ai 30 anni, con la successiva compilazione di schede apposite;

  • tasso iniziale nominale, la durata e il valore della rata;
  • indice di riferimento, tasso e spread a regime;
  • la rata a regime;
  • il Taeg, tasso annuale che comprende ogni spesa;
  • totale spese da affrontare: impianto della pratica, istruttoria, perizia;
  • valore assicurativo scoppio-incendio e vincoli;
  • la spesa del Rid, per l’avvio o l’incasso di ogni rata;
  • spese dei certificati, ad esempio assicurazioni, cambiamento del tasso, dichiarazione dei redditi…;
  • interessi relativi alla mora;
  • una penale in caso di annullamento anticipato del mutuo;
  • la tempistica riguardo l’erogazione del finanziamento;
  • spese del notaio e una strategia di risparmio;
  • valore dell’ipoteca nei confronti del mutuo concesso;
  • spese di prefinanziamento in caso di assenza di un terzo datore di ipoteca;
  • l’ ammontare del rinnovo dell’ipoteca in caso il mutuo va oltre i 20 anni;

Le associazioni dei consumatori richiedono chiarezza nei contratti di mutuo impiegati dalle banche e il Consiglio nazionale del Notariato ha evidenziato dei punti critici da controllare:

  • le varie clausola che permettono alla banca di cambiare le situazioni economiche del contratto ad esempio con aumenti che portano il cliente a lacerare il rapporto prima del tempo;
  • mancata informativa nel caso subentri una mora se non vengono pagate le rate, senza che superi i tassi standard del mutuo;
  • lo stesso vale in caso un cliente decide per un anticipato annullamento;
  • non fare affidamento a quelle voci che non permettono l’immediata eliminazione della garanzia ipotecaria in seguito al rimborso del mutuo;