Agenti immobiliari per la mediazione immobiliare

Come abbiamo già detto, per chi acquista casa, il problema della scelta non è influente; il discorso cambia per chi vende, in quanto se lo stabile è di un privato non bisogna dare alcuna parcella all’agente immobiliare, se invece l’immobile è intermediato si.

Chi sta cercando casa può contattare più di un’agenzia, mettendo in evidenza le proprie esigenze inerenti il tipo di casa, i tempi e il prezzo, poi sarà l’agente che contatterà quando avrà un prodotto idoneo ed è possibile vederlo senza impegno.

Visto che sono stati citati vari agenti è chiaro che si avranno molti contatti anche se gli stabili non rispecchiano le proprie esigenze.

Non essendoci alcun obbligo nel concludere la trattativa, c’è la libera scelta se acquistare o meno; il “mandato in esclusiva”, che lega il venditore all’agente, viene richiesto dall’esperto per evitare la concorrenza.

Vi sono 50-60 mila mediatori immobiliari, non tutti in regola, che sono iscritti all’elenco ufficiale nelle Camere di commercio.

Alcuni agenti immobiliari lavorano con i franchising, quindi lavorano con il marchio di una società ma il loro operato è diverso e se ne assumono la completa responsabilità.

Altri agenti (circa 10mila) sono assemblati nelle due associazioni di categoria sostanziali come la Fimaa e la Fiaip.

Invece il franchising viene raggruppato all’ Anama.

L’agente deve essere necessariamente iscritto al ruolo provinciale dei mediatori presso la Camera di commercio e munito di un tesserino di riconoscimento.

Anche la società per cui lavora deve essere iscritta al ruolo.

Può succedere che durante la visita dell’appartamento l’acquirente sia accompagnato da un agente che non risulta iscritto, in questo caso non è prevista alcuna provvigione a meno che non sia l’acquirente stesso a versare qualche parcella.

L’ agente immobiliare è un mediatore e deve fare gli interessi di entrambe le parti, questo fatto lo distingue dall’agente-rappresentante.

L’agente mediatore viene pagato una metà dal venditore e l’altra metà dall’acquirente. Se l’agente mette in contatto venditore e acquirente, può chiedere una parcella della provvigione.

Esistono dei doveri introdotti dalle principali associazioni di categoria secondo i quali l’agente deve mantenere un atteggiamento “diligente” e attivo nel documentare l’acquirente sulle caratteristiche dello stabile, di certo se il mediatore ha fornito informazioni corrette.

Diversamente da quello che accade in altre nazioni, l’agente non ha responsabilità verso l’acquirente.

L’agente viene sottoposto ad un esame anche per verificare la veridicità delle informazioni che rilascia sulle caratteristiche dello stabile.

Per essere certi di acquistare una casa, è opportuno richiedere la documentazione specifica all’agente sulla valutazione dello stabile.

Per legge l’agente non è tenuto a fornire tutta la documentazione ma per professionalità è indispensabile farsela presentare.

I moduli impiegati dall’agente, dal venditore o dall’acquirente devono essere conformi a quelli aderiti dalla Camera di commercio; è possibile applicare modifiche, l’unico divieto è rappresentato dall’inserimento di clausole vessatorie.

Nel mondo immobiliare, nei momenti migliori, girano molte persone di cui alcune non sono affidabili.

Un professionista deve avere un biglietto da visita con:

  • il numero di iscrizione alla Camera di commercio;
  • la società per cui lavora; precisava il mandato del venditore;
  • comunica se è un incarico esclusivo o meno;
  • dichiara la somma della sua provvigione e la data di pagamento;
  • non chiede anticipi per far visitare l’appartamento;
  • si dimostra interessato e inoltre segnala altri immobili;
  • non chiede anticipi sulla caparra a proprio nome e intesta le somme al venditore;
  • è assicurato e propone la polizza che tutela gli anticipi versati da chi acquista;
  • è iscritto ad un’associazione di categoria e accetta il codice deontologico.

Anche se l’agente non ha responsabilità verso l’acquirente e il venditore, viene firmata una lettera d’incarico dove sono riportate le condizioni da rispettare per avere la provvigione.

La professione dell’agente è regolata dalla legge, ma non il suo comportamento e per farne fronte è indispensabile l’autodisciplina, come il Caam (a Milano) che prevede un codice di autodisciplina per tutelare il cliente.

Per denunciare le irregolarità c’è la segreteria della Commissione ruoli che si trova nella Camera di commercio, muniti di prove documentate.

Le violazioni più ricorrenti sono tante: scarsa documentazione, l’incasso dell’assegno emesso dal compratore per il venditore, penali onerose, tempi troppo lunghi dell’irrevocabilità della proposta, personale non registrato nella Camera di commercio.

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