Disinfestare dai tarli i mobili da restaurare

I tarli sono degli insetti che si nutrono di legno causandogli gravi danni. Possono da pochi buchi addirittura sgretolare intere parti di un mobile infatti si può capire dalla polvere che lasciano se c’è la loro presenza.

I buchi dei tarli possono essere: recenti ed hanno il foro pulito e netto, se invece sono quasi chiusi, scuri e sporchi sono stati fatti da tempo. Delle volte costruiscono quasi vicino alla superficie delle gallerie che indeboliscono il mobile, allora quando si lavora con la carta abrasiva si deve stare attenti altrimenti ritoccare sarà difficile. Quindi ci vuole un intervento immediato per riparare ai danni e fare in modo da allontanare i tarli in futuro.

Il legno delle volte in condizioni ambientali particolari viene attaccato da insetti silofagi. Ve ne sono due tipi: i coleotteri e gli isotteri. I coleotteri scavano gallerie dentro il legno succhiandogli le sostanze di nutrimento rendendolo come il sughero.
Gli isotteri o termiti sono un vero e proprio flagello, essi sono difficili da distruggere perché hanno il nido fuori dal legno. Si sviluppano con il buio, l’umidità e il calore. Siccome odiano la luce, vivono dentro gallerie di fango che preparano da soli con il loro glucosio e l’amido del legno. Sono lunghi da 2 a 9 mm, la femmina depone le uova nelle venature dei mobili, dalle uova escono le larve che entrano nel legno e scavano gallerie, la larva diventa prima crisalide e poi insetto che esce dal legno lasciando un buco che va da 1 a 5 mm.
I tarli non attaccano tutti i tipi di legno vanno di più sul noce, il ciliegio e altri alberi da frutto, quelli ricchi di resina non li attaccano come pino, larice e abete; il castagno, il rovere e l’olmo sono resistenti abbastanza.
Dove c’è la presenza del tarlo non significa che il mobile è antico, se invece il mobile è stato costruito con la parte interna del noce composta da tannino allora si può avere un mobile antico e senza tarli che disdegnano questa sostanza.

La disinfestazione va fatta prima del restauro, ci sono diversi modi per combattere i tarli.


Un rimedio semplice è l’uso di sostanze che li allontanano come: l’olio di cedro, l’olio di zafferano e pezzi di cipresso messi dentro il mobile; anche la naftalina con il suo odore li allontana.
Il calore a 70-80 °C li uccide ma è un sistema delicato da attuare in quanto può danneggiare il legno, allora si deve aumentare l’umidità per conservare integro quello dell’oggetto prima dell’operato.
Comunque si possono usare anche dei prodotti chimici come le iniezioni di insetticidi e la fumigazione dei gas. Sono funzionali anche se spesso non penetrano a fondo nel legno e qualche volta lasciano tracce sulle parti trattate.

Iniezioni e spruzzi : Si inserisce l’ago nei buchi e si inietta il liquido. Il veleno va introdotto anche nelle venature e nelle fessure. Con un batuffolo d’ovatta si pulisce il liquido che è uscito fuori. Si può mettere anche il veleno spray con un piccolo tubo. Alla fine con un pennello si stende il veleno su tutta la superficie del mobile.

Il metodo della siringa : è il sistema più usato, si mette il veleno in una siringa e poi si introduce l’ago nei buchi e si inietta ma prima bisogna pulire bene il mobile per evitare che il liquido non riesca ad entrare.

Se il mobile ha le dimensioni adatte si può usare il metodo della camera a gas. Serve un telo grosso di nylon, poi del veleno antitarlo e si passa sul mobile per poi metterlo nel nylon e dentro un recipiente con altro veleno chiuso con nastro adesivo. Lasciate agire per almeno due settimane, il periodo migliore per fare questa operazione è la primavera o l’autunno.
Si può costruire una camera a gas con i seguenti materiali: un sacco della spazzatura, il veleno liquido, nastro adesivo e un recipiente. Con un pennello si stende il veleno sul mobile. Si posiziona il sacco in modo da poter coprire il mobile. Si versa il veleno nel contenitore. Si mette il contenitore dentro il sacco. Si chiude il contenitore con il nastro adesivo.