Pulire i mobili trattati con gommalacca

La verniciatura a gommalacca è tipica di mobili di qualità, si riconosce perché è compatta, secca al tatto e lucida.
E’ la tecnica più raffinata ed elegante e dà al mobile un aspetto favoloso anche se applicarla è difficile. Essa è una resina prodotta da un insetto coccus lacca chiamato cocciniglia, della specie dei Coccidi. Vive in alcune piante del sub-continente indiano e zone vicine.
La gommalacca viene usata già dal Seicento ma si diffuse all’inizio dell’Ottocento e sostituì sia la cera che gli oli nei restauri. E’ stata la più nota ed usata fino a quando è stata cambiata con la lacca alla nitrocellulosa. rifinisce il legno in un modo particolare dandogli lucentezza, risalta le venature e le marezzature. I mobili rustici in abete, olmo, castagno, rovere si possono rifinire con il metodo misto cioè prima la gommalacca e poi la cera d’api. I mobili più pregiati in noce vanno trattati con il metodo a stoppino.

Nella parte strisciata o urtata del mobile la gommalacca tende verso il giallo e cerca di staccarsi con la cera non succede.

Per pulire un mobile con la ceralacca si può usare la seguente miscela: 200 ml di essenza di trementina, 100 ml di alcol a 95°, 100 ml di olio paglierino.

Ve ne sono diverse qualità, la migliore è a scaglie grandi chiare e lascia pochi residui dopo la soluzione. Le scaglie vanno introdotte in un contenitore di vetro e miscelate con alcool a 95°. Naturalmente le dosi variano con il trattamento.

  • CHIUSURA DEI PORI: 1 hg in 2 l di alcool;
  • LUCIDATURA: 1 hg in 1 l di alcool;
  • BRILLANTATURA: 1 hg in 2 l di alcool.

Si lascia sciogliere il composto per un giorno e poi si filtra, se si lascia riposare ancora un giorno e poi si filtra di nuovo il risultato sarà migliore. Si può applicare a pennello o a stoppino ma questo dipende dal tipo di mobile.

Preparare la gommalacca

  • in un barattolo di vetro si infilano le scaglie di gommalacca, si prepara la dose giusta da usare perché farne in più si secca;
  • si aggiunge l’alcool etilico a 95° in base trattamento;
  • si muove il barattolo chiuso per agevolare il mescolamento e si fa riposare un giorno;
  • si filtra con una garza e si lascia decantare qualche giorno prima di usarla.

Con un tampone di cotone si strofina il mobile, si deve cambiare il tampone spesso e fare meno pressione quando si passa, se le macchie sono ostinate si può aumentare l’alcol ma non esagerare che potrebbe togliere la ceralacca e poi si dovrebbe prima sverniciare e poi riverniciare.
Preparare il tampone
In un pezzo di tela di lino o cotone si mette un panno di lana non colorato, si avvolge e si usa di grandezza in proporzione alla parte su cui lavorare.
Alla fine si strofina la parte con un panno pulito e asciutto.

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