Riscaldamento e acqua calda tramite il solare termico

L’uso del solare termico, cioè della radiazione solare per scaldare l’acqua è il migliore sistema perché:

  • è una fonte rinnovabile, disponibile, pulita;
  • il calore ottenuto ha un minore “degrado termico” della fonte energetica.

Il riscaldamento dell' acqua si ottiene con il “solare termico” a due soluzioni: “diretta” o “indiretta:

  • la prima semplice e meno costosa è utile in situazioni in cui non si richiede molta acqua calda,
  • la seconda in tutte le altre situazioni.

Un impianto del genere si ammortizza nel corso di cinque anni, dopodiché l’acqua calda sarà gratuita.

Un impianto per produrre acqua calda sanitaria è formata dai seguenti componenti:

  • il sistema captante in genere piani;
  • lo scambiatore di calore;
  • il sistema di accumulo;
  • il sistema di regolazione.

I pannelli solari si possono installare in due modi:

  • a “circolazione naturale” con il principio del termosifone, questo impianto ha i collettori solari situati più in basso del serbatoio di accumulo, in modo tale si crea un moto naturale dalla differenza di densità tra l’acqua fredda dell’accumulo e quella calda dei pannelli.
    Questo sistema è semplice, costa poco e vuole poca manutenzione;
  • a “circolazione forzata” dove l’acqua tra il collettore ed il serbatoio gira per mezzo di una pompa idraulica, i collettori solari possono stare ovunque; questo impianto è utile dove il serbatoio di accumulo non può essere posizionato più in alto dei pannelli solari.
    E’ un sistema più complicato e costoso però è più efficiente perché c’è una centralina di regolazione che controlla il circuito e la pompa ha una resa migliore.

Nelle abitazioni attualmente si usano impianti “monoblocco” che con un unico apparecchio funziona sia la superficie captante che il serbatoio di accumulo, ma se la casa è grande o c’è necessità di molta acqua calda si può installare il sistema a circolazione forzata.

Per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti, i collettori solari sono utilizzabili in inverno e in estate con degli impianti più complicati di quelli per la produzione di acqua sanitaria.

Si ha un funzionamento corretto se si adattano i seguenti parametri:

  • le dimensioni del locale da scaldare;
  • il suo isolamento termico;
  • i tipi di corpi riscaldanti presenti.

In inverno la difficoltà sta nel fatto che c’è minore energia solare che si può recuperare con alcuni accorgimenti:

  • impianti con collettori e centraline elettroniche che regolano i diversi serbatoi di accumulo e recuperano tutto il calore;
  • accumuli di energia con serbatoi d’acqua sotterranea e l’installazione di meno collettori solari.


I pannelli solari si possono installare in ogni spazio soleggiato per tutto l’arco dell’anno, si deve fare attenzione alle ombre, la posizione migliore è a SUD con poca deviazione, non più di 30°, a EST o a OVEST.

L’inclinazione ottimale è pari all’altitudine del luogo. I collettori solari per un migliore valore termico possono essere integrati con delle caldaie, l’impianto naturalmente costerà di più. Gli impianti a riscaldamento con pannelli radianti a pavimento o a parete che lavorano anche a basse temperature, sono in grado di usare al meglio i sistemi solari.

Nei normali radiatori che vogliono temperature più alte i pannelli solari si ha un calore parziale; inoltre una casa poco isolata con dispersione non viene ben riscaldata dai collettori solari. Infatti per questo motivo questi impianti solari vanno installati in case nuove o del tutto ristrutturate.

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