La stufa in muratura kachelofen

La stufa in muratura intonacata chiamata anche kachelofen, è usata molto in Germania e in alcune zone italiane, è in grado di accumulare tanto calore e di distribuirlo in modo uniforme.

L’architettura bioecologica la considera una delle tecniche di riscaldamento più valide per le sue caratteristiche salubri ed economiche in quanto il suo irrangiamento consente un calore adatto agli ambienti.

E’ meglio se viene posizionata il centro di un’abitazione da cui può emanare calore in tutte le stanze, anzi se ne possono installare anche più di una, in modo tale da avere un riscaldamento migliore.
Queste stufe sono di due tipi: quella intonacata a calce e quella rivestita di olle (mattonelle di maiolica). Per quanto riguarda le forme se ne trovano diversi modelli, da quelli standard a quelli con forme creative e fantasiose.

Intorno alla kachelofen è collocata per la maggior parte una panca di legno da usare come giaciglio, viene edificata sul posto dove viene ubicata con pietra refrattaria e consiste in “giri di fumo” dove il calore viene indotto in un percorso obbligato, il materiale della stufa lo accumula e lo cede per irrangiamento agli ambienti.
Viene costruita da mastri fumisti va veniva anche fabbricata dal capofamiglia che tramandava le tecniche da generazione a generazione, attualmente ciò avviene ancora nel Sudtirolo.

L’irrangiamento di questa stufa non genera correnti d’aria e movimenti di polveri, accumula calore e lo restituisce lentamente e se ben usata si può caricare due volte al giorno; la mattina e la sera, ha una resa ottima se si utilizza la legna adatta.
Inoltre può essere un’unica soluzione termica o integrata nei periodi di freddo più intenso con altri sistemi di riscaldamento.

Per quanto riguarda il costo di installazione va considerato in base al materiale usato, infatti le mattonelle di maiolica oltre ad abbellire la stufa sono quelle che trasmettono il calore del materiale refrattario e lo emettono per irrangiamento nell’ambiente. Anticamente era adoperata soprattutto dalle famiglie meno abbienti e le pareti a contatto con la stufa venivano protette da alcuni schienali di legno che la circondavano intorno.

Non richiede manutenzione esclusa la pulizia dei condotti fumari e della camera di combustione che vanno effettuati periodicamente.

Del modello kachelofen è stato ideato un tipo ad “aria calda” che è fornito dentro di una caldaia, c’è un’intercapedine dove l’aria riscaldata sale incanalandosi in alcuni condotti, esce nei locali da riscaldare.

Questa stufa che si dispone ad una parete riscaldata ad ipocausto ha tempi termici rapidi che poi si riducono della metà quando avviene l’irrangiamento, ma se il focolare viene mantenuto costante, il problema viene superato.

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