I blocchi di argilla cotti nella muratura

Nei fabbricati dove non si usa il cemento armato si usano i mattoni di argilla cotti pieni o semipieni di diverso tipo e forma. Quindi è meglio conoscere bene il prodotto da impiegare, il laterizio deve essere termico, avere un peso preciso, lavorabile, resistente, permeabile al vapore e la materia prima non deve alterarsi a contatto con agenti esterni e interni.

I mattoni cotti secondo la bioecologia rispecchiano queste caratteristiche sia se sono pieni, forati e porizzati. Attualmente la porizzazione si ottiene con l’uso del polistirolo che cotto rilascia sostanze tossiche, per questo è meglio microporizzare i mattoni con la calcinazione di segatura di legno o pula di riso.

Le fasi per produrre i mattoni di argilla sono:

  • per prima cosa si localizza il luogo, poi si scava in grandi cumuli, si valuta la miscela e l’umidità dell’argilla;
  • l’argilla ora viene prelavorata rendendola in pezzi di mezzo centimetro da macchine apposite come un frangizolle, una molazzaa e un laminatoio e accumulata in silos;
  • in seguito viene raffinata in cilindri rotanti che la rende granulosa e con dei nastri trasportata nell’impastatrice;
  • lavorata con l’acqua si forma un impasto adatto;
  • la mattoneria è la procedura che degassifica e estrude l’argilla, passando poi nelle filiere si ottiene il prodotto della misura voluta;
  • adesso il materiale è pronto per essere essiccato, in questo procedimento i mattoni pendono una parte di acqua e cambiano volume, avviene per tappe a basse temperatureuna volta essiccati i mattoni vengono cotti in tre fasi: preriscaldamento, cottura e raffreddamento, ogni fase ha una temperatura e un tempo stabiliti e alla fine quando il prodotto si raffredda restituisce per gradi il calore assimilato.

Nella bioedilizia sono nati i laterizi forati porizzati con segatura di legna o con altri prodotti naturali. Vengono realizzati con l’argilla che lavora con una tecnica particolare creano nei mattoni tanti micropori cioè si formano molte piccole camere d’aria utili all’isolamento termico ed acustico.

Hanno una forma a T e sono pratici da usare in diversi spessori e in vari incastri. Queste le fasi per la realizzazione:

  • l’argilla viene accumulata in depositi, pronta per essere lavorata;
  • l’argilla viene condotta nelle impastatrici;
  • per rendere il manufatto microporoso si usa la segatura di legna;
  • l’argilla e la segatura vengono miscelate per l’impasto;
  • l’impasto viene collocato negli stampi;
  • la trafilatura;
  • i mattoni vengono portati ad essiccare e a cuocere;
  • la segatura brucia e lascia il posto ai micropori.

Con l’uso dei blocchi a T lungo le parti perimetrali si riducono i ponti termici verticali.