Che cosa č l'inquinamento domestico

In casa sono presenti una miriade di sostanza inquinanti come vernici dei mobili, detersivi, cosmetici, medicinali, detergenti e anche alcuni prodotti alimentari quando sono trattati con pesticidi e conservanti.

Le casalinghe spesso si ammalano di bronchite, asma bronchiale, intossicazione e varie allergie della pelle; secondo un’indagine svolta dal Consiglio Nazionale di Statistica e registrata dall’ ISTAT, su un campione di 1000 donne, 12 casi di affezione bronchiale si sono registrati tra le casalinghe mentre sono solo 5 i casi fuori casa.

In molti casi la casa può essere pericolosa anche per i bambini, si pensi ad un detersivo di colore verde che può essere scambiato per uno sciroppo alla menta, così via.

Nella nostra casa possiamo distinguere 3 tipi di sostanze tossiche:

  1. gas di combustione: ossido di carbonio, ossido e biossido di azoto (prodotti dalla combustione non completa di fornelli e caldaie), anidride solforosa (gas emesso dagli apparecchi di riscaldamento), anidride carbonica (presente nelle stanze non arieggiate);
     
  2. composti organici volatili: la formaldeide presente nei cosmetici, nei rivestimenti e anche in alcuni medicinali; i fenoli , sostanze che si trovano nei disinfettanti, corrosivi per la pelle e causa di problemi respiratori;
     
  3. i metalli: particelle di piombo, mercurio, alluminio pericolose se assorbite dall’organismo.

Gli oggetti in plastica morbida sono ricchi di additivi plastificanti per essere più flessibili ma dall’altra provocano irritazioni agli occhi, emicranie, nausee ecc..

Il forte odore di plastica che avvertiamo in questi oggetti è il cloruro di vinile. Casi di avvelenamento si sono verificati con i prodotti di protezione per il legno, usati per impedire lo sviluppo dei funghi parassiti.

La legge impone che siano riportati sull’etichetta eventuali  principi attivi usati e in quali proporzioni. Alcune di queste sostanze come il pentaclorofenolo, veleno potentissimo se assunto con la respirazione inibisce il passaggio dell’ossigeno verso l’interno delle cellule. 

Altre sostanze tossiche sono gli esteri di acido fosforico, presenti in molti solventi per vernici da muro. Prodotti tossici anche nei materassi per conservare la lana e in alcuni detersivi che , soprattutto in passato, contenevano soda caustica, un veleno molto corrosivo.

Per quanto riguarda gli insetticidi, alcuni sono naturali altri di sintesi quindi molto tossici, come quelli a basa di idrocarburi clorurati, il DDT. Contro zanzare e altri insetti, l’industria chimica ha dato il meglio di se, senza però tener conto che questi insetti si rigenerano modificando il proprio dna, mentre andrebbero debellate in altro modo.
Ci sono comunque rimedi fai da te per tenere lontano gli insetti: mettendo un piattino con una spugnetta imbevuta di essenza di lavanda riusciamo a tenere lontane le mosche da quella stanza; contro le zanzare, possiamo strofinare aceto bianco sulla pelle e indossare abiti bianchi poiché le zanzare sono attirate solo dal nero mentre in casa possiamo mettere una garza con essenza di menta vicino al letto. Contro le formiche basta osservare il loro percorso e ricoprirlo con fondi di caffè oppure chiudere il buco con un pezzetto di canfora.
Contro le tarme un rimedio molto originale: bucare un’arancia dalla buccia molto spessa e inserire nei buchetti chiodi di garofano  quindi metterla nell’armadio; oltre a  cacciare le tarme avrà anche un odore molto gradevole.
Contro gli scarafaggi, stuccare tutte le fessure di porte e muri, oppure utilizzare una tazza di borace unita a mezza tazza di farina, un quarto di tazza di zucchero e una di frumento.

Per molte persone oggi il semplice gesto di aprire le finestre di casa per cambiare l’aria viziata è un problema. Un gesto comune che , nelle grandi città, può trasformarsi in qualcosa di deleterio soprattutto se si abita nei pressi di strade, autostrade, industrie e quant’altro.
Molte città non riescono ancora a raggiungere lo standard minimo necessari o di aria pulita.
L’inquinamento atmosferico è una realtà con cui si convive da un pezzo, basti pensare che ogni giorno, solo nel capoluogo lombardo, il benzene è di circa 27 microgrammi per metro cubo di cui : il 6% viene respirato dai milanesi sui bus, il 42% in ufficio e il 52% nelle case dalle persone quando aprono le finestre ( studio condotto dalla sezione di Tossicologia ambientale dell’Università di Milano).

Altro inquinamento della è quello che proviene dalla strada. Solo il traffico automobilistico inquina la città con 6 tipi di emissioni:  i derivati dello zolfo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, gli idrocarburi, le particelle sospese, il piombo e altri inquinanti.
In Italia , ogni anno, nei motori delle auto si bruciano circa 24 miliardi di litri di benzina e le auto a Gpl o metano sono solo 5 milioni contro i 23 di quelle a benzina. 
Oltre al benzene anche l’ozono è inquinante,  in piccole dosi ma è pericoloso per il nostro apparato respiratorio.
Esistono due tipi di ozono, uno buono nella stratosfera e quello cattivo che si trova nell’aria urbana e che respiriamo.
Quando il tasso di ozono è elevato sarebbe meglio non svolgere attività fisiche all’aperto, in particolare tra mezzogiorno e le cinque.
Le sostanze inquinanti possono provocare conseguenze devastanti : l’ossido di carbonio ad esempio blocca l’emoglobina, il benzene è cancerogeno, l’ossido di azoto e di zolfo con l’umidità e con l’ossigeno dell’aria si trasformano in acidi nitrico e solforico, gli idrocarburi come il metano o il gas domestico, intaccano lo strato di ozono e danneggiano polmoni e vasi sanguigni.

In casa i contaminanti più pericolosi sono: il radon, un gas radioattivo che può penetrare attraverso crepe e aperture nel pavimento o muri, che può provocare cancro ai polmoni; i prodotti della combustione come ossido di carbonio e biossido di azoto; il fumo di tabacco; i composti organici volatili emessi da molti materiali; i gas metabolici che producono anidride carbonica bruciando ossigeno.

Anche l’umidità, quando è presente in grandi quantità, può provocare l’insorgere di muffe e funghi e acari, quando invece ne è poca induce una sensazione di secchezza e irritazione della pelle e delle mucose.

A partire dagli anni 70 si è assistito ad un peggioramento delle condizioni di salubrità domestica: l’aumento dei costi del combustibile ha portato all’introduzione di nuovi sistemi di isolamento che impediscono fughe di calore diminuendo però la ventilazione. Questi isolanti domestici spesso sono fatti di sostanze sintetiche che a certe temperature possono liberare gas tossici. Si pensi a metalli e materiali da costruzione, alle tinte usate per i muri, carte da parati e molti altri.

I gas più pericolosi sono l’ozono e la formaldeide, quest’ultima evapora dai mobili in truciolato, dalle colle per moquette e tappezzerie, dal fumo del tabacco ma anche da disinfettanti, detersivi, cosmetici e altri prodotti per la casa. Questi prodotti provocano arrossamento degli occhi, infiamma naso, gola e bronchi e in casi limite anche asma.

Altro prodotto inquinante è l'ozono. L’ ozono entra dalle finestre ma può anche formarsi all’interno delle case quando per esempio c’è molto fumo di sigaretta o  ci sono campi elettromagnetici forti.
In commercio si trovano piccoli dispositivi in grado di rilevare il grado di inquinamento domestico realizzando un vero e proprio check up della salute della casa.

Si parla di Sick building sindrome, Sindrome della casa malata, individuata dal ricercatore americano Gray Robertson: i sintomi sono mal di testa, dolori muscolari, irritazione degli occhi, naso e gola, mal di stomaco.
Le cause sono appunto: la cattiva ventilazione della casa, il filtraggio inadeguato e la contaminazione degli impianti di condizionamento.
I soggetti più a rischio sono quelli che già rasentano allergie o hanno un sistema immunitario basso, chi soffre di asma e di malattie cardiovascolari.
Il giusto equilibrio è quello che prevede una temperatura interna adeguata alle stagioni, quindi in inverno si dovrebbe stare intorno ai 20 ° e in estate intorno ai 24-25 °, mantenendo sempre una giusta ventilazione e un adeguato livello di umidità. L’olfatto, prima di qualsiasi altra cosa, ci aiuta a capire quando bisogna intervenire, quando c’è qualcosa  che non va.
In cucina, con fumi e vapori, si produce l’acroleina che contiene sostanze nocive in sospensione. La prima cosa da fare quando si cucina è quella di tenere la porta, che divide la cucina dal resto della casa chiusa e aprire un po’ la finestra.  Non bisogna dimenticare inoltre che quando si cucina una piccola quantità di gas, al momento dell’accensione, comunque si disperde nell’aria. 
Quando cambia il tempo il grado di salubrità dell’aria di una casa può variare: prima di un temporale l’aria sarà molto pesante perché è ricca di ioni carichi positivamente, mentre dopo il temporale l’aria si carica di ioni negativi e la pioggia ha trascinato con se tutte le sostanze chimiche che inquinano l’atmosfera. 

Alcuni esperimenti hanno dimostrato che la ionizzazione negativa è importante per la vita, usata nella cura di alcune malattie. In casa purtroppo è difficile mantenere un’aria ricca di ioni negativi, essi vengono impoveriti da campi elettromagnetici di tv e apparecchi elettrici ecc.
Sarebbe utile avere in casa uno ionizzatore che produce ioni negativi nelle quantità giuste da riequilibrare il rapporto con quelli positivi.

Il fumo di sigaretta è un reale attacco ai polmoni, non solo per chi fuma ma anche per chi lo respira. Le sostanze nocive inoltre vengono assorbite da divani, tappezzerie, oggetti porosi e carta da parati.
Molto utili nelle case dei fumatori sono le piante “spazzine”, depuratori naturali che ci aiutano con l’aria inquinata.

Anche i materiali che utilizziamo per costruire sono responsabili dell’inquinamento degli ambienti degli spazi abitativi, così il cemento può contenere amianto, il mattone invece diossine e sostanza cancerogene derivanti dalla cottura insieme ad altri rifiuti, le pietre vulcaniche possono emettere radon cosi come il legno può essere nocivo se precedentemente trattato con pesticidi.

Secondo la bioarchitettura le materie prime in via di esaurimento non andrebbero utilizzate, ecco perciò che da qualche tempo l’uso del legno fa molto discutere.

Dopotutto la distruzione delle foreste tropicali è uno dei più grandi disastri naturali, il nostro paese è il principale importatore di legno della foresta tropicale in Europa, lo usa essenzialmente per arredamento ed edilizia.

Piante contro l'inquinamento domestico

Il Pothus è un potente sequestratore di acetone e fumo di sigaretta così come il Ficus benjamina o il Beaucarnea recurvata.
Piante invece come lo Spathiphyllum oppure l’ Araceae o una Dracaena marginata ci proteggono dal benzene; in particolare la Dracaena è capace di assorbirne fino all’80% .
Le margherite e i crisantemi assorbono la formaldeide e i gerani, le azalee e le camelie assorbono gli ioni.
Anche le foglie di tabacco sono utili perché se messe sul balcone ci indicano la concentrazione di ozono cattivo attraverso macchie necrotiche e gialle.
 

Rimedi agli odori sgradevoli

Per evitare sgradevoli odori di chiuso da stoffe, frigoriferi e stanze è utile usare il bicarbonato di sodio , mentre l’odore di muffa va via mettendo nel sacchetto dell’aspirapolvere qualche goccia di essenza alle erbe.

L’odore della vernice appena passata si toglie con una cipolla tagliata in due in una bacinella d’acqua salata; contro l’odore del fumo nelle tende e nelle tappezzerie basta mettere un panno imbevuto di acqua e aceto sul calorifero.

Per profumare la casa possiamo coltivare piante e fiori aromatici sul balcone, al centrotavola legnetti aromatici come cedro, sandalo o ginepro.

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